Yard Act - 13 Aprile 2024
- gothic19713
- 13 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Yard Act - Bologna (Locomotiv Club) 13 Aprile 2024

Inutile, forse, dire che aspettavo di vederli live da loro primo album "The Overload". L'uscita del loro secondo lavoro, "Where's My Utopia?" mi ha un pò destabilizzata, strizza parecchio l'occhio al pop ma, si sa, live è tutto diverso.
Beh inizio con il dirvi che è stato il concerto più divertente degli ultimi anni ma, andiamo per gradi.
Al solito mi presento abbastanza presto al Locomotiv, credo intorno alle 17:30, essendo sold out avevo un pò di timore. Prendo qualcosa nel locale accanto ed intorno alle 19:00 mi metto in fila, poco dopo entriamo e, la prima fila è conquistata.
Apre il concerto Murkage Dave, una gamma disparata di stili: dall'indie al garage, dall'R&B alla dance, un approccio emotivamente potente e coinvolgente.

James e compagni salgono sul palco e la scenografia sembra troppo grande per il piccolo e intimo Locomotiv.
Aprono con "An Illusion" e, nella prima parte del concerto, il loro secondo lavoro in studio, viene rappresentato anche da "When the Laughter Stops"..."You dry your eyes at the gate to hide the struggling"(Ti asciughi gli occhi al cancello per nascondere la difficoltà), "Grifter's Grief" (Il dolore di Grifter) e "Fizzy fish". Un ritmo divertente e coinvolgente con testi disarmanti. Da "The Overload" eseguono "Dead Horse", "Pour Another", "We make hits" in cui riconosco tutto ciò che mi ha fatta avvicinare a questo gruppo...quel sound divertente ma carico di significato.
Il concerto ha un momento goliardico in cui entra una ruota della fortuna su cui sono scritte i titoli di alcune loro canzoni. Viene fatto salire sul palco un ragazzo che, grazie alla sua/nostra fortuna, "sceglie" “Dark Days”.
La scaletta prosegue con “Witness (Can I Get A?)”, “Payday” ,“The Overload” dal primo album.

“Down By The Stream”, un favoloso spoken word , “Dream Job”,“A Vineyard For The North” tratti da "Where's My Utopia?".
C'è ancora spazio per un paio di bis:
Eseguono “100% Endurance” ed una ipotetica continuità “The Trench Coat Museum” in cui torna sul palco anche Murkage Dave.
Dal vivo, la formazione di base: James Smith – voce , Ryan Needham – basso , Sam Shipstone e Jay Russell – batteria, viene arricchita di altri tre componenti, due coriste ed un sassofonista il che condisce il tutto con magnifici sketch.

Chiamarli solo una band post-punk è davvero limitativo. Gli Yard Act aggiungono indie rock, elementi anni '70 dell'Italo disco ad hip hop anni '90. La verità è che sono un vero spettacolo live, una combinazione di testi politici in cui che trattano argomenti come il capitalismo e la classe sociale in chiave critica, trattati con una sound sempre divertente (irriverente).

Doverli raccontare non rende l'idea dell'ora e mezza, circa, passata a ballare e cantare come non facevo da tempo.

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