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The Murder Capital - Roma - 4 novembre 2023

  • gothic19713
  • 4 nov 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 6 lug 2024



The Murder Capital - Roma (Largo Venue) 04 novembre 2023


Partenza del treno per Roma ore 09:42, per fortuna è in tempo perfetto.

Arrivo a Roma alle 12:05 ci sono i miei genitori ad aspettarmi in stazione, di certo loro non capiscono questa mia passione ma ormai sono rassegnati ad avere un figlia così.

Pranzo a casa, il tempo di rilassarmi un attimo sul divano e arrivano velocemente le 16:30.

Indosso la maglietta fatta da me per questo concerto: “Sorry i run out of your t-shirts. Aunt Francy”, Insomma, la loro maglietta per il terzo concerto non ce l'avevo.

Vorrei essere davanti al locale per le 17:00.


Oggi i miei sentimenti mescolati insieme come in un frullatore, vanno dall'euforia di rincontrare le mie amiche napoletane e il mio cugino preferito, Ale, alla malinconia nel sapere che questo sarà l'ultimo concerto.

Verso le 17:30 sono lì davanti...non c'è nessuno ma ho puntato il bus tour e, per andare al locale, devono per forza passare davanti a me.

Dopo poco arrivano il mio cugy ed Ombretta e Alessia (le mie amiche napoletane).

La fortuna è dalla nostra parte perchè passano subito Gabriel e Damian a cui faccio firmare subito i vinili. Ora manca solo Pump.

Inizia a piovere, noi non molliamo e, armati d'ombrelli restiamo davanti al locale.

I ragazzi passano più volte davanti a noi e ci regalano sempre un sorriso o una foto.

In attesa facciamo nuove amicizie ed il gruppo si allarga con Marcella e Valerio.

Quest'ultimo, grazie ad Alessia, ed emozionatissimo, riesce a fare la foto con James, Damian e Diarmuid.

Apertura cancelli programmata per le 21:00, sempre più tardi...ma Pump dove sei?



Poco prima di poter entrare lo vedo che sta uscendo dal locale!!!

Mi dice che aveva ricevuto il messaggio che lo cercavo, del resto mi mancava solo lui!!!

Ora, con il bottino di vinili autografati, posso godermi l'ultimo concerto davanti alla terza transenna conquistata.

Alle 21:30 arriva Soak sul palco e dopo un paio di canzoni dice che sa che c'è qualcuno che li sta seguendo da più serate (ce l'ha con me?) e gli dedica una canzone.

Ore 22:00...stesso rituale...

Gabriel ha una camicia bianca a maniche lunghe aperta con canottiera bianca sotto...resterà anche oggi solo con quella? Ha dei jeans ed una altro paio di stivali più o meno lo stesso modello degli altri giorni, tipo texani ma marroni.

Pump ha una camicia a maniche corte nera , la stessa che indossa nel nuovissimo video di ”Heart in the hole”, un paio di pantaloni neri e sneakers marroni.

Diarmuid riesco a vedere solo che ha una canottiera bianca.

Damian ha una camicetta a maniche corte nera sembra quasi di pizzo, pantaloni neri e sempre stivali tipo biker.

James indossa una camicia a maniche lunghe a righine orizzontali e verticali rosse, pantaloni neri e immancabili stivali texani marroni.

Si parte sempre con ”Heart in the hole”, tutto il pubblico già la canta.

Gabiel e Pump si fanno già vedere carichi.

Proseguono sempre, come gli altri giorni, con “More is less”.

Continuo a pensare che dovrebbero metterla più in fondo alla scaletta...ma va bene così, basta che la suonano.

Il pubblico canta all'unisono mentre i ragazzi si divertono sul palco.

Diarmuid picchia su quella batteria che è sempre un piacere e, finalmente, James può rimettersi in piedi sulla transenna.

La scaletta procede, come le due serate precedenti, con “Return my head”.

Adoro come duettano Damian e Pump sulle prime note di “For Everything”.

Io e Alessia impazziamo all'attacco di batteria di “Green & Blue” dove, sul finale, Gabriel, lasciato il basso, appare di spalle rispetto al pubblico con la braccia dietro la schiena, tiene in tempo con la gamba destra ed abbassando ed alzando la testa.

Poi è il turno dell'immancabile “Gigi’s Recovery”.

Pump e Gabriel giocano tra loro.

Si resta sulle mie atmosfere cupe con “The Lie Becomes The Self”. Sempre emozionante “Slowdance I” e “Slowdance II” in cui tutta la band si raccoglie intorno al grande Diarmuid. “The Stars Will Leave Their Stage”, Gabriel ci dà nuovamente le spalle e, con la mano sinistra sul fianco fa ondeggiare il braccio destro a ritmo di musica Pump su “Crying” è lanciatissimo, va avanti ed indietro sul palco suonando come un pazzo la sua chitarra.

Sull'intro di “Ethel”, la stessa ragazza di ieri, passa a James un mazzo di rose rosse e, per un attimo, accenna un sorriso, rientrando, subito dopo, nel suo personaggio di bello e maledetto, ondeggiando davanti a noi.

Pump suona la sua chitarra seduo su una cassa e Gabriel avanza sul palco mettendo la gamba sinistra sempre su una cassa.

Un secondo di pausa musicale per raccogliere l'applauso del pubblico e lanciare su di noi le rose. L'atmosfera si fa coinvolgente sulle note di “On Twisted Ground”.

Mi giro verso Valerio e lo vedo partecipe fino alle lacrime.

Lui e James, in questo momento, sono in perfetta sintonia. “A Thousand Lives” in cui Pump che si divide tra tastiere e chitarra e Damian diventa tutt'uno con la sua. Il gran finale è servito con “Don’t Cling To Life” (Non aggrapparti alla vita) ma noi ci aggrappiamo ai The Murder Capital!! “Feeling Fades” basterebbe già da sola a fare impazzire il pubblico romano, mettici pure un James con la maglietta della Roma ed il delirio è servito. (Io tifo Lazio ma a James perdono anche questo).


Divide due casse davanti a lui per farsi lago ad una rincorsa per l'immancabile stage diving.

Oggi è stata la più travolgente delle tre date.

Ho visto i ragazzi anche più divertiti, si deduce che tra loro c'è una vera amicizia.

James è un ottimo frontman ma, sopratutto, lascia il giusto spazio agli altri componenti della band con cui interagisce.

Non definiteli solo post punk, sarebbe riduttivo!

Questi tre giorni sono stati pieni d'emozioni, qualcuna anche al cardiopalma. Come la ricondivisione delle mie stories su Instagram di Pump e Gabriel ed il messaggino di quest'ultimo in dm, il cui print terrò come reliquia negli anni a venire: “Gracie mille for coming to all the shows, hope you had a save trip home”.

Nuovo mantra da tatuare sulla pelle, la scritta che mi sono fatta fare da Pump “Only good things”.

Grazie di tutto ragazzi spero di rivedervi presto!!!

Grazie a mio marito che asseconda le mie pazzie.

Only good things for everyone!!!




 
 
 

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